Profitto, persone, pianeta. In teoria tutte le aziende sono green, aiutano le persone creando posti di lavoro e anche il pianeta, contribuendo all’innovazione e allo sviluppo, ma nella realtà dei fatti quante praticano davvero quello che dicono?

Negli ultimi decenni i governi e le società hanno promesso il loro impegno nella lotta al cambiamento climatico e nella costruzione di modelli di business più ecosostenibili nel loro insieme.

Sul fronte ambientale l’importante accordo di Parigi del 2015 sulla sostenibilità ha promesso di creare una coalizione globale concentrata sul raggiungimento della neutralità del carbonio entro il 2050, una dimostrazione promettente del crescente impegno nei confronti del pianeta. 

Anche il settore dell’ospitalità e delle costruzioni, per anni molto distanti dall’essere ecosostenibili, si sta piano piano riconvertendo, grazie anche ai bonus e agli aiuti per ristrutturare e riqualificare gli edifici. Ne abbiamo parlato anche in questo nostro approfondimento sul potenziale del patrimonio italiano. 

Ma come possiamo essere sostenibili e al tempo stesso essere un’azienda profittevole? Per molti nel settore edile e dell’hotellerie, la risposta è “ESG”.

 

Cosa significa ESG?

 

ESG sta per Environment, Social e Governance e si riferisce ai tre fattori chiave per misurare la sostenibilità e l’impatto etico di un’azienda. In pratica è un differente metro di valutazione delle imprese e delle organizzazioni.

Negli ultimi anni il termine ESG si è guadagnato lo status di standard nel percorso verso un futuro sostenibile in ambito aziendale, sia per le persone che per l’ambiente. 

 

E = Environment (Ambiente)

Sono i criteri ambientali che esaminano il modo in cui un’azienda si comporta come amministratore del nostro ambiente naturale, per esempio come gestisce rifiuti o quanto inquinamento produce, se è attenta alla gestione delle risorse, se applica processi in contrasto alla deforestazione o al cambiamento climatico.

Nel settore edile e hotellerie, ecco alcuni temi di particolare importanza.

1) Sostenibilità e Neutralità di emissioni di carbonio:

La lotta per la neutralità nelle emissioni di carbonio è uno degli obiettivi di molte aziende in ambito turistico. Ciò include numerosi marchi alberghieri come Accor, Hilton e IHG, che mirano a dimezzare, almeno, la propria impronta di carbonio nel prossimo decennio attraverso un’attenta rigenerazione energetica. Ciò non significa che solo le grandi catene possono usufruire dei bonus e del risparmio energetico, come abbiamo specificato in molti articoli ci sono varie tecnologie per risparmiare sul consumo in bolletta e aiutare l’ambiente, come ad esempio il nostro articolo sulla casa passiva.

2) Transitorio ma non imprudente:

La natura “passeggera” dell’ospitalità, con ospiti che vanno e arrivano di continuo, ci rende particolarmente inclini a sprecare, che sia l’acqua calda per i clienti o il lavaggio continuo delle lenzuola anche se usate una sola notte. In un settore di questa scala globale, non è “solo un asciugamano” o “solo una doccia in più”. È responsabilità degli hotel rendere la “scelta verde” conveniente per i consumatori, a partire dalla costruzione, dai modelli di riqualificazione energetica delle camere o dell’edificio fino ai dettagli.

3) Rifiuti = risorsa

Anche la gestione dei rifiuti oggi diventa tema importante nella corsa alla sostenibilità: organizzare i processi in cantiere per ridurre gli sprechi o l’uso di materiali può rivelarsi non solo ecologico ma anche economico, attraverso un risparmio di soldi e materiali.  

S = Social

criteri sociali si concentrano su relazioni e diversità dei dipendenti, condizioni di lavoro, il finanziamento di progetti o istituzioni che servono le comunità povere e svantaggiate a livello globale, salute e sicurezza.

Le grandi aziende hanno un impatto a livello sociale molto importante, in quanto sono fonte di sostentamento per i propri lavoratori e offrono servizi essenziali agli abitanti o turisti di un luogo. In questo senso, essere parte attiva nella propria città o il proprio quartiere, aiuta anche ad innalzare il profitto di ogni singola azienda che fa parte di quel luogo.

Infatti prendersi cura di un luogo ha come piacevole effetto collaterale quello di incrementare il suo valore, in un circolo virtuoso infinito. Più valore, più interesse, più turismo, più lavoro, più benessere.

 

G = Governance (Amministrazione aziendale)

L’ultimo criterio dell’ESG è quello che comprende le responsabilità di “Governance” delle aziende. Questa riguarda il rispetto della meritocrazia, politiche di diversità nella composizione del consiglio di amministrazione, il contrasto ad ogni forma di corruzione…

Tra gli aspetti più importanti della governance c’è l’etica, concetto che può avere diversi significati. Per esempio vuol dire svolgere la propria attività, prestando attenzione alle ricadute che questa ha sugli aspetti della sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale ed economica. Significa estendere il concetto valoriale di vision e mission dell’azienda al di là dei soli aspetti di perseguimento del profitto dell’attività imprenditoriale.

Far “emergere” l’impegno di un’azienda sotto il profilo etico, significa, dunque, rendere visibili e tangibili le attività poste in essere dall’azienda stessa, mediante un processo di comunicazione che coinvolge tutti gli attori coinvolti, nella prospettiva di creare un valore condiviso nel tempo.

Verificare quindi che tutta la filiera sia tutelata, che ci siano contratti di lavoro equi, che ci sia attenzione al benessere di ogni lavoratore.

Solo imprenditori illuminati che pensano alla propria impresa come moltitudine di individui e alla sostenibilità come unica strada per il futuro riusciranno a portare quel cambiamento che serve alla nostra società odierna e a quella futura.