Energia e digitalizzazione degli edifici

 

 

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L’Italia è pronta per la transizione energetica e la digitalizzazione degli edifici? Secondo il rapporto pubblicato da Eaton, un’azienda statunitense che produce tecnologie elettriche, le aziende italiane sono molto interessate a passare a nuove fonti energetiche e spesso si sono dimostrate più propense degli altri paesi a investire nella digitalizzazione. 

Ci sono ancora delle sfide da affrontare e degli investimenti da fare per accelerare la trasformazione e renderla più efficace, ma la transizione energetica e la digitalizzazione sono due processi complementari che si influenzano reciprocamente e che possono portare notevoli vantaggi alle aziende. Le fonti di energia rinnovabile, ad esempio, possono ridurre i costi energetici e migliorare l’efficienza degli edifici nel lungo periodo, ma per sfruttarle al meglio è necessario dotarsi di strumenti di monitoraggio e controllo, basati sull’analisi dei dati e la capacità di innovare e cercare nuove soluzioni costantemente.

 

 

Lo studio dei dati per la transazione energetica

Secondo il rapporto di Eaton, 81 aziende italiane su 100 si sono impegnate nella transizione energetica, ma solo il 44% ha già intrapreso il percorso a tutti gli effetti, mentre il 37% ritiene che il cambiamento richiederà ancora qualche anno per essere completato. 

Ciò significa che molte aziende non hanno ancora acquisito una conoscenza approfondita delle tecnologie digitali disponibili e delle loro applicazioni per la transizione energetica. 

Con molta sorpresa, rispetto alla media mondiale, le aziende italiane si sono dimostrate più propense ad aumentare gli investimenti nella digitalizzazione: il 52% sta già mettendo in atto una strategia digitale, mentre quasi tutto il restante 48% restano ancora in fase di valutazione. Questo è particolarmente evidente nel settore edile, dove il 72% delle aziende si avvale di sistemi di monitoraggio ambientale e circa il 30% sta attuando un piano di cambiamento per la transizione energetica. 

In sostanza, leggendo i dati, anche in Italia la transizione energetica e la digitalizzazione devono avanzare di pari passo. 

Il rapporto sottolinea l’importanza di abilitare la digitalizzazione per la transizione energetica. La digitalizzazione è particolarmente importante per i settori Building, Data center, Industry e Utility, che sono critici per il monitoraggio e la gestione dei vari impianti e reparti. Il rapporto sottolinea che servono maggiori investimenti nella digitalizzazione per consentire alle aziende di realizzare appieno i vantaggi della transizione energetica.

 

Energia e digitalizzazione degli edifici

 

Il futuro secondo i dati

Come possiamo notare dai dati forniti dalla Eaton, il futuro sembra molto radioso. Infatti ad oggi le imprese utilizzano già per il 25% fonti rinnovabili come eolico, solare e idroelettrico, e questa percentuale è destinata a salire fino al 53% nei prossimi anni. Questo perché gli aumenti di prezzo e le difficoltà che hanno avuto le imprese negli ultimi anni ha portato sempre più richiesta per abbattere i costi legati all’energia. 

Oltre ad un fatto ambientale, infatti, bisogna pensare anche al risparmio economico che ogni azienda riesce ad avere operando politiche per la digitalizzazione e la transizione energetica. Costi fissi come quello del personale e costi variabili come quelli dei consumi elettrici possono essere abbattuti in pochissimi anni se si sfruttano tutti i vari strumenti che negli ultimi anni sono a disposizione delle imprese. 

Se anche la tua impresa vuole conoscere i vantaggi e le possibilità per la digitalizzazione e la transizione energetica per quanto riguarda il settore edile, prenota subito una consulenza con un agente di CRTgroup.